Bormio case vacanza

Le olimpiadi del 2026 si stanno avvicinando, mancano meno di due anni. E con queste le attività connesse che, seppure si sempre discutibile se siano soldi ben spesi o meno, porteranno delle nuove infrastrutture in Alta Valtellina.

Fra queste, vogliamo soffermarci su due potenziali impianti di risalita che se verranno costruiti, saranno molto vicine alle nostre strutture ricettive. Il primo è un impianto di arroccamento, probabilmente una cabinovia, al servizio della pista Stelvio. L’idea sarebbe sostanzialmente di ricalcare la vecchia cabinovia del Ciuk partendo grossomodo dall’area adiacente alla rotonda che si trova fra l’arrivo della pista Stelvio e l’attuale cabinovia che raggiunge il 2000. L’arrivo sarebbe nell’area dell’arrivo della vecchia cabinovia al Ciuk.

Il secondo impianto avrebbe l’obiettivo di collegare la bassa Valfurva con l’area sciistica di Bormio. L’impianto collegherebbe Sant’Antonio Valfurva – nelle vicinanze del nostro appartamento Pra de l’Ors – con le piste Praimont/Valbella partendo dalla fine della pista ciclabile nel versante ombreggiato della valle. L’impianto sarebbe totalmente fuori dal Parco Nazionale dello Stelvio e questo forse renderebbe le cose più facili pensando ad un eventuale collegamento con le piste di Santa Caterina Valfurva. Da confermare, ma i fondi potrebbero già essere disponibili attraverso il Fondo dei Comuni Confinanti.

Verranno costruiti? Aimé in Italia la certezza sulle cose è troppo spesso molto limitata. A naso, l’impianto di Bormio verrà costruito quasi sicuramente, dato che figura fra le opere inderogabili richieste dal CIO per lo svolgimento delle gare olimpiche (sarà poi veramente così indispensabile?).

Per quanto riguarda l’impianto che parte dalla Valfurva ci sono più dubbi, probabilmente più legati ai gineprai burocratici o a motivi ambientali che alla possibilità di reperire fondi per l’opera. In ogni caso, sbilanciandoci, ci sentiamo di dire che sarebbe un’opera importante per l’area sciistica di Bormio aggiungendo un versante posto a Nord e nel quale la neve permane anche a lungo, con una pista di un migliaio di metri di dislivello. Probabilmente un’opera importante anche per la bassa Valfurva e che porterebbe ad una maggiore attrattività turistica di San Nicolò, Sant’Antonio e le altre frazioni vicinanti. In ogni caso, tramite i classici proclami politici, è sempre difficile prevedere gli effettivi impatti, positivi o negativi che siano. Chi vivrà vedrà.

Per i più curiosi, di seguito sono disponibili i Piani di Governo del Territorio (PGT) approvati recentemente per Bormio e per la Valfurva. Nei due PGT è inserita documentazione relativa a tali progetti oltre agli altri progetti programmati per le olimpiadi.

https://www.comune.valfurva.so.it/it…si-non-tecnica

https://www.comune.bormio.so.it/it/n…ione-del-p-g-t

Nel prossimo blog post cercheremo di focalizzarci sulle altre opere olimpiche e le eventuali possibilità di sviluppo delle ski area legate a tale infrastruttura.